30.10

Centrale Termica per impianti di teleriscaldamento

image Centrale Termica per impianti di teleriscaldamento
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La centrale termica è suddivisibile in 2 zone:

Zona circuito teleriscaldamento
È essenzialmente costituita da:
  • gruppo di apparecchiature e strumenti per il controllo, la misura del calore e la regolazione del fluido primario. Il gruppo, in genere fornito dall’ente di erogazione del servizi, è costituito da: valvole di intercettazione, contatore di calore, filtro, termometri, manometri, valvola di ritegno e limitatrice di portata.
  • valvola modulante a 2 vie per regolare il calore ceduto all’impianto di riscaldamento.
È generalmente richiesta una sonda sul ritorno per interrompere il calore erogato quando la temperatura del fluido primario supera il valore massimo stabilito dall’ente di distribuzione del servizio.

Zona riscaldamento
È essenzialmente costituita da:
  • scambiatore di calore a piastre ispezionabili in acciaio inox;
  • pompa di circolazione gemellare ad alta efficienza;
  • apparecchiature di controllo, espansione e sicurezza;
  • gruppo di caricamento dell’impianto con riduttore di pressione e disconnettore;
  • apparecchiature per disaerare l’acqua dell’impianto ed eliminare lo sporco in sospensione;
  • valvola di bilanciamento per massimizzare l'efficienza dell'impianto.
La temperatura di invio del fluido scaldante ai terminali può essere (con la centralina di gestione dell’impianto) regolata:
  • nel caso di impianti con satelliti, con curva climatica del luogo e limite di temperatura minima compreso fra 60 e 65°C;
  • negli altri casi, semplicemente con curva climatica del luogo.
La valvola di bilanciamento, posizionata in by-pass, permette di ridurre le dimensioni dello scambiatore, sfruttando la miscelazione tra l'alta temperatura di erogazione della rete di teleriscaldamento (90-100°C) e il ritorno dell'impianto. In questo modo si riduce la portata passante nello scambiatore e di conseguenza le perdite di carico generate: è possibile utilizzare un circolatore più piccolo.

Il disaeratore serve ad eliminare le bolle e le microbolle presenti nell’acqua dell’impianto. Serve quindi a limitare i fenomeni di corrosione e di rumorosità delle valvole termostatiche.
Il defangatore serve ad intercettare ed eliminare dall’acqua le particelle di sporco normalmente sospese nell’acqua degli impianti. In particolare, la versione con magnete serve ad intercettare le particelle di magnetite, evitando che esse si accumulino (con conseguenti gravi danni) sui rotori magnetici delle nuove pompe ad alta efficienza. 

Se è necessario, o è richiesto dalla normativa vigente in relazione alla durezza, deve essere previsto un apposito trattamento dell'acqua dell'impianto di riscaldamento.

Nota:
Le apparecchiature di controllo, espansione e sicurezza devono essere correlata alla potenza termica e alle caratteristiche specifiche dell’impianto secondo quanto stabilito dalle leggi e dalle norme vigenti.
Disegni e Modelli:
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